Benedetta Veronese – Dottoressa di ricerca in Diritto romano e diritti dell’antichità, Università degli Studi di Padova

SOMMARIO

1. Premessa.
2. L’appello nell’età dei Severi alla luce di D. 49.1.3.3 (Ulp. 1 de app.).
3. La riconducibilità al modello della prosecutio prioris instantiae.
4. L’ammissibilità dei nova, in particolare di nuove eccezioni.


Nell’ambito del più ampio dibattito sull’ammissibilità dei nova in appello nell’età dei Severi, il contributo si concentra, in particolare, sulla proponibilità di nuove eccezioni al cospetto del giudice ad quem. Gli spunti offerti dal passo ulpianeo D. 49.1.3.3 in merito alla modificabilità degli iniziali motivi dell’impugnazione e al problema del ius novorum, unitamente alla concezione dell’appello come prosecutio prioris instantiae da esso ricavabile, fanno propendere per la soluzione affermativa.

Parole chiave: appello, ius novorum, eccezione, prosecutio prioris instantiae.


In the context of the wider debate over the admissibility of nova on appeal during the Severan age, this paper particularly examines the power to raise new objections before the judge ad quem. Insights from Ulpian’s passage D. 49.1.3.3 regarding the editability of the initial grounds for appeal and the issue of ius novorum, along with the configuration of the appeal as prosecutio prioris instantiae that can be derived from it, suggest an affirmative response.

Key words: appeal, ius novorum, objection, prosecutio prioris instantiae.

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